Approvata la legge "Parlamento Pulito"
Il Brasile vieta l'ingresso al Parlamento per chi ha precedenti penali.
Il Supremo Tribunal Federal ha dichiarato costituzionale la legge che stabilisce l´ineleggibilità per 8 anni dei condannati in secondo e terzo grado.
La legge di iniziativa popolare era stata approvata nel 2010 dal Congresso brasiliano: adesso 2mila politici rischiano di rimanere esclusi dalla prossima tornata elettorale.
Vietato l´ingresso in Parlamento ai delinquenti. La Corte costituzionale brasiliana ha dichiarato legittima la legge “Parlamento pulito” che, non solo, determina l´ineleggibilità dei condannati in via definitiva, ma anche di quelli condannati in appello.
Con sei voti a favore su 11, il Supremo Tribunal Federal ha infatti stabilito che la legge “Ficha Limpa” (Fedina Pulita) non solo rispetta la Costituzione, ma “rafforza la democrazia”: “L´iniziativa popolare – ha spiegato Ayres Britto, uno dei giudici costituzionali che si è espresso a favore – è frutto della stanchezza del popolo davanti ai maltrattamenti inflitti dalla politica alla cosa pubblica”.
E infatti la legge è nata da una petizione popolare che in nel giro di un anno raccolse 1,3 milioni di firme.
Nel giugno del 2010 fu poi approvata, non senza polemiche, dal Congresso e fu ratificata dall´ex presidente Lula.
Subito scattarono i ricorsi sulle eccezioni di costituzionalità da parte dei candidati che rischiavano l´esclusione dalle elezioni dell´ottobre 2010.
Il braccio di ferro giudiziario è proseguito fino a questo giovedì, quando la Corte costituzionale ha definitivamente dichiarato valida la norma: “La legge intende proteggere i valori di moralità e probità in politica” ha sostenuto il giudice Ricardo Lewandosky, a favore del provvedimento. Secondo il quotidiano Correio Braziliense sono circa 2mila i politici in tutto il Paese che rischiano di essere esclusi dalle elezioni amministrative di quest´anno.
La legge infatti non solo stabilisce l´ineleggibilità dei condannati in secondo e terzo grado, ma anche di una terza categoria, quella dei politici furbetti.
La legge brasiliana infatti consente la rielezione ai politici in carica che, un attimo prima di subire una condanna e quindi perdere i propri diritti di elettorato passivo, rimettono immediatamente il mandato.
Con questo trucchetto possono poi ripresentarsi “immacolati” alle elezioni successive.
La Corte costituzionale ha stabilito che la legge Fedina Pulita varrà anche per loro, mettendo fine ad una pratica tanto diffusa quanto odiosa.
La Casta brasiliana, in quanto a malefatte e privilegi, infatti non ha nulla da invidiare a quella nostrana.
Ma, senza dubbio, dalle prossime elezioni la politica verdeoro sarà un bel po´ più pulita di quella italiana. Eppure la legge “Parlamento pulito” è stata proposta nel 2007 anche in Italia da Beppe Grillo: da allora le firme di 350mila cittadini giacciono dimenticate negli scantinati del Senato.
Andrea Torrente
Fonte: http://www.articolotre.com/2012/02/brasile-approvata-la-legge-che-espelle-dal-parlamento-i-condannati/63154
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