Açaí: il frutto della vita
In Amazzonia esistono tremila varietà di frutti.
Di questi, solo duecento sono conosciuti in Occidente, mentre gli Indios ne utilizzano oltre duemila, non solo per nutrirsi ma anche per curarsi e rafforzare le difese del proprio organismo.
13 novembre 2006 - Edoardo Villasanta (Soul Food)
La leggenda narra che...
Nel profondo della foresta pluviale amazzonica viveva un’antica tribù Indio costretta a confrontarsi con una situazione allarmante: la sovrappopolazione.
Itaka, il capo tribù che sapeva di non avere risorse necessarie per sfamare i nuovi arrivati, decise di fare una dichiarazione per il bene comune della sua gente: ogni neonato da quel giorno in avanti sarebbe stato ucciso.
Itaka non fu parziale nemmeno quando il bimbo da uccidere fu quello di sua figlia Iaça. Malgrado le suppliche di Iaça, quando il bimbo nacque Itaka ordinò di ucciderlo.
Distrutta dalla decisione del padre, Iaça si rintanò nella sua capanna a piangere e a pregare gli dei, fino a quando sentì la voce del suo neonato piangere fuori dalla tenda.
Quando uscì non trovò il bambino, ma un’alta e dritta palma con degli strani frutti a forma di bacche. Il giorno seguente gli Indios trovarono Iaça senza vita, sdraiata di fronte a quella palma, aggrappata a una foglia mentre i suoi occhi immobili indicavano i frutti in cima alla palma.
Gli Indios salirono sulla pianta e raccolsero i frutti. In breve tempo scoprirono le molteplici applicazioni di questi frutti e le loro proprietà nutrienti.
In ricordo del sacrificio di Iaça, il capo tribù decise che il nome di questo nuovo frutto dovesse essere quello della figlia letto al contrario: Açaì.
Con l’açaì, Itaka capì che la sua tribù non avrebbe più sofferto per la mancanza di cibo e abrogò la legge, la tribù fu salva e iniziò a crescere florida.
Che cos’è l’açai e quali sono le sue proprietà
L’açaì [si pronuncia "assaì" – nome botanico: Euterpe Oleracea Mart] è stata “scoperta” recentemente quando la ricerca etno-botanica la ha identificata come uno dei frutti più nutrienti della foresta amazzonica. Questa bacca è un concentrato di energia racchiusa in un territorio unico al mondo: l’Amazzonia.
Le proprietà di questo frutto, definito dalla Soul Food il "frutto della vita", raccolto e lavorato rigorosamente a mano senza l'uso di pesticidi o altre sostanze chimiche, sono infinite.
L’açaì offre:
- una notevole concentrazione di antiossidanti, utili contro l'invecchiamento precoce, con un contenuto in flavonoidi pari a circa 30 volte quelli contenuti nel vino rosso;
- una rara sinergia di grassi mono-insaturi, che favoriscono l'abbassamento del colesterolo;
- fibre utili al mantenimento di un regime alimentare corretto, aiutando a regolarizzare l’intestino con tempestività;
- fitosteroli, sostanze che svolgono un'attività protettiva dai radicali liberi;
- un enorme apporto di Vitamine A, B, C ed E, di sali minerali e di metalli utilissimi per la buona salute e il buon funzionamento del nostro organismo e di proteine.
Dove, come e quando
L’açaì è una palma molto sottile che può raggiungere un’altezza di 25 metri.
La palma di açaì cresce spontanea nelle regioni nord del Brasile e nello Stato del Parà si trova la migliore qualità.
Per poter raccogliere i ciuffi dei frutti in cima alla pianta è necessario essere molto leggeri. Normalmente è responsabilità dei ragazzi raccogliere i ciuffi delle bacche mature.
La raccolta viene fatta durante la notte [momento più fresco della giornata], per riuscire a raggiungere il mercato fin dalle prime ore del mattino. Tale operazione serve per poter mantenere intatte le proprietà antiossidanti dell’açaì.
La bacca è composta all’80% dal nocciolo e per il restante 20% dalla polpa. La buccia è praticamente inesistente.
All’arrivo mattutino delle ceste, le bacche vengono lavate, quindi spolpate, la polpa segue un processo molto attento di pastorizzazione, confezionata e immediatamente dopo, surgelata. In tal modo tutte le proprietà benefiche del frutto vengono salvate e rimangono inalterate fino al momento del consumo.
Il raccolto più ricco avviene tra i mesi di luglio e dicembre, durante gli altri mesi il frutto non contiene molte proprietà ed essendocene molto poco, i prezzi salgono alle stelle. Si è tentato di impiantare la palma in altre zone dell’Amazzonia, in modo da regolarizzarne la raccolta, con scarsi risultati: la palma cresce ma non dà frutti!
Una incredibile risorsa di antociani e di fibre
Gli antociani contenuti in polifenoli [pigmento della pianta purpureo con potente proprietà antiossidante] sono sostanze presenti anche nel vino rosso, ma l’açaì ne è 33 volte più ricca.
L’antocianina primaria contenuta nell’açaì è la cianidina-3-glucosica.
Quest’ultima ha una capacità radicale di assorbimento dell’ossigeno 3,5 volte più elevata della antocianina presente nel vino rosso. La composizione degli acidi grassi dell’açaì è analoga a quella dell’olio di oliva, che per lungo tempo è stata considerata il motivo della bassa incidenza di malattie cardiovascolari nella popolazione mediterranea.
La predominanza dei lipidi monoinsaturi, acido oleico [omega-9] ha un effetto positivo sull’abbassamento del colesterolo l’LDL. La presenza di acido linoleico [omega-6] aiuta a mantenere sane le membrane delle cellule.
Significante la risorsa di fibre: 5 grammi in ogni porzione di açaì.
Da “segreto” della popolazione amazzonica, alla dieta dei team atletici Brasiliani
Frederick C. Hatfield Ph.D., Presidente dell’associazione internazionale Sport & Scienze e Capo degli psicologi sportivi e dei Nutrizionisti, ha dichiarato: “La foresta amazzonica è enorme, nasconde all’interno del suo territorio profondi segreti che solo adesso iniziamo a scoprire. Ma il desiderio maggiormente presente nell’immaginario collettivo è quello di trovare un giorno una pianta, fra le migliaia esistenti, che contenga poteri miracolosi di immensa importanza per l’uomo.
Da alcuni anni, gli scienziati studiano la foresta pluviale amazzonica e i suoi frutti. Fra questi “açaì”, conosciuto da secoli dalla popolazione indigena. Le bacche di questa specie di palma contengono rilevanti quantità di: proteine, acidi grassi essenziali, fibre, vitamine e minerali.
Conoscete già l’importanza delle proteine e delle vitamine, specialmente se siete sensibili alla salute e all’allenamento sportivo. Ma esistono molti altri bonus con l’açaì.
L’açaì è ricca di acidi oleici monoinstauri, che sappiamo avere effetti benefici nel combattere il cancro e nella prevenzione dell’arteriosclerosi, aumentare le lipoproteine del metabolismo e velocizzare l’integrità del sistema immunitario. L’alto livello di alfatocoferolo e di antociani fanno dell’açaì un incredibile antiossidante.
L’incredibile concentrazione di nutrienti energizzanti fa dell’açaì un ineguagliabile succo di frutta e un’ottima bevanda energetica dal sapore molto gradevole. Mescolato con altri frutti, l’aggiunta di cereali o muesli o semplicemente così com’è, è destinato a diventare un importante alimento nel mondo del fitness e per tutti gli atleti.”
Un buon açaí na tigela
Il cosi detto “açai na tigela” è una scodella di açai frullato con altri ingredienti, normalmente decorato con muesli tostato e un po’ di frutta. La ricetta base e la preparazione sono molto semplici, ma nonostante questa semplicità, ci sono differenze enormi tra un açai na tigela e l’altro, tra una frutteria e l’altra. Questo vale anche e sopratutto per il Brasile, dove i posti che preparano açai sono tantissimi! Ma, come mai c’è questa differenza? Quale è il segreto?
Veramente non c’è nessun segreto. La differenza la fa semplicemente la mano di chi prepara l’açai per voi. L’esperienza che ha accumulato facendolo, ma sopratutto anche la qualità e le dosi degli ingredienti che sceglie. Se a pranzo andate a mangiare un piatto di pasta in un buon ristorante oppure scegliete di mangiarlo in una rosticceria, sarà buono allo stesso modo? Tanto vale per l’açai!
La ricetta base per l’açai na tigela
» 2 x juicepads açai o vitaçai (200g di polpa di frutta)
» 140 ml di spremuta di arancia o centrifugato di mela (anche 70 ml/70ml)
» 1 fetta di banana o 1/2 juicepad banana
» dolcificare a piacere (miele, sciroppo di guaranà, zucchero di canna etc.)
» frullare tutti gli ingredienti finché non si crea una densa massa cremosa
» decorare con muesli tostato o altri cereali a piacere
… e aggiungere la nota personale! Volete per forza cercare un segreto… eccolo qui:
All’açai na tigela si possono aggiungere altri juicepads come mango, cajù, cocco verde, mamao (papaya), ma anche frutta fresca di stagione come mela, pera e pesca per esempio. La fantasia non ha limiti e cosi non ce l’ha la preparazione dell’açai na tigela.
Quello che conta è solo il risultato. E’ buono e piace? Ottimo!
Di questi, solo duecento sono conosciuti in Occidente, mentre gli Indios ne utilizzano oltre duemila, non solo per nutrirsi ma anche per curarsi e rafforzare le difese del proprio organismo.
13 novembre 2006 - Edoardo Villasanta (Soul Food)
La leggenda narra che...
Nel profondo della foresta pluviale amazzonica viveva un’antica tribù Indio costretta a confrontarsi con una situazione allarmante: la sovrappopolazione.
Itaka, il capo tribù che sapeva di non avere risorse necessarie per sfamare i nuovi arrivati, decise di fare una dichiarazione per il bene comune della sua gente: ogni neonato da quel giorno in avanti sarebbe stato ucciso.
Itaka non fu parziale nemmeno quando il bimbo da uccidere fu quello di sua figlia Iaça. Malgrado le suppliche di Iaça, quando il bimbo nacque Itaka ordinò di ucciderlo.
Distrutta dalla decisione del padre, Iaça si rintanò nella sua capanna a piangere e a pregare gli dei, fino a quando sentì la voce del suo neonato piangere fuori dalla tenda.
Quando uscì non trovò il bambino, ma un’alta e dritta palma con degli strani frutti a forma di bacche. Il giorno seguente gli Indios trovarono Iaça senza vita, sdraiata di fronte a quella palma, aggrappata a una foglia mentre i suoi occhi immobili indicavano i frutti in cima alla palma.
Gli Indios salirono sulla pianta e raccolsero i frutti. In breve tempo scoprirono le molteplici applicazioni di questi frutti e le loro proprietà nutrienti.
In ricordo del sacrificio di Iaça, il capo tribù decise che il nome di questo nuovo frutto dovesse essere quello della figlia letto al contrario: Açaì.
Con l’açaì, Itaka capì che la sua tribù non avrebbe più sofferto per la mancanza di cibo e abrogò la legge, la tribù fu salva e iniziò a crescere florida.
Che cos’è l’açai e quali sono le sue proprietà
L’açaì [si pronuncia "assaì" – nome botanico: Euterpe Oleracea Mart] è stata “scoperta” recentemente quando la ricerca etno-botanica la ha identificata come uno dei frutti più nutrienti della foresta amazzonica. Questa bacca è un concentrato di energia racchiusa in un territorio unico al mondo: l’Amazzonia.
Le proprietà di questo frutto, definito dalla Soul Food il "frutto della vita", raccolto e lavorato rigorosamente a mano senza l'uso di pesticidi o altre sostanze chimiche, sono infinite.
L’açaì offre:
- una notevole concentrazione di antiossidanti, utili contro l'invecchiamento precoce, con un contenuto in flavonoidi pari a circa 30 volte quelli contenuti nel vino rosso;
- una rara sinergia di grassi mono-insaturi, che favoriscono l'abbassamento del colesterolo;
- fibre utili al mantenimento di un regime alimentare corretto, aiutando a regolarizzare l’intestino con tempestività;
- fitosteroli, sostanze che svolgono un'attività protettiva dai radicali liberi;
- un enorme apporto di Vitamine A, B, C ed E, di sali minerali e di metalli utilissimi per la buona salute e il buon funzionamento del nostro organismo e di proteine.
Dove, come e quando
L’açaì è una palma molto sottile che può raggiungere un’altezza di 25 metri.
La palma di açaì cresce spontanea nelle regioni nord del Brasile e nello Stato del Parà si trova la migliore qualità.
Per poter raccogliere i ciuffi dei frutti in cima alla pianta è necessario essere molto leggeri. Normalmente è responsabilità dei ragazzi raccogliere i ciuffi delle bacche mature.
La raccolta viene fatta durante la notte [momento più fresco della giornata], per riuscire a raggiungere il mercato fin dalle prime ore del mattino. Tale operazione serve per poter mantenere intatte le proprietà antiossidanti dell’açaì.
La bacca è composta all’80% dal nocciolo e per il restante 20% dalla polpa. La buccia è praticamente inesistente.
All’arrivo mattutino delle ceste, le bacche vengono lavate, quindi spolpate, la polpa segue un processo molto attento di pastorizzazione, confezionata e immediatamente dopo, surgelata. In tal modo tutte le proprietà benefiche del frutto vengono salvate e rimangono inalterate fino al momento del consumo.
Il raccolto più ricco avviene tra i mesi di luglio e dicembre, durante gli altri mesi il frutto non contiene molte proprietà ed essendocene molto poco, i prezzi salgono alle stelle. Si è tentato di impiantare la palma in altre zone dell’Amazzonia, in modo da regolarizzarne la raccolta, con scarsi risultati: la palma cresce ma non dà frutti!
Una incredibile risorsa di antociani e di fibre
Gli antociani contenuti in polifenoli [pigmento della pianta purpureo con potente proprietà antiossidante] sono sostanze presenti anche nel vino rosso, ma l’açaì ne è 33 volte più ricca.
L’antocianina primaria contenuta nell’açaì è la cianidina-3-glucosica.
Quest’ultima ha una capacità radicale di assorbimento dell’ossigeno 3,5 volte più elevata della antocianina presente nel vino rosso. La composizione degli acidi grassi dell’açaì è analoga a quella dell’olio di oliva, che per lungo tempo è stata considerata il motivo della bassa incidenza di malattie cardiovascolari nella popolazione mediterranea.
La predominanza dei lipidi monoinsaturi, acido oleico [omega-9] ha un effetto positivo sull’abbassamento del colesterolo l’LDL. La presenza di acido linoleico [omega-6] aiuta a mantenere sane le membrane delle cellule.
Significante la risorsa di fibre: 5 grammi in ogni porzione di açaì.
Da “segreto” della popolazione amazzonica, alla dieta dei team atletici Brasiliani
Frederick C. Hatfield Ph.D., Presidente dell’associazione internazionale Sport & Scienze e Capo degli psicologi sportivi e dei Nutrizionisti, ha dichiarato: “La foresta amazzonica è enorme, nasconde all’interno del suo territorio profondi segreti che solo adesso iniziamo a scoprire. Ma il desiderio maggiormente presente nell’immaginario collettivo è quello di trovare un giorno una pianta, fra le migliaia esistenti, che contenga poteri miracolosi di immensa importanza per l’uomo.
Da alcuni anni, gli scienziati studiano la foresta pluviale amazzonica e i suoi frutti. Fra questi “açaì”, conosciuto da secoli dalla popolazione indigena. Le bacche di questa specie di palma contengono rilevanti quantità di: proteine, acidi grassi essenziali, fibre, vitamine e minerali.
Conoscete già l’importanza delle proteine e delle vitamine, specialmente se siete sensibili alla salute e all’allenamento sportivo. Ma esistono molti altri bonus con l’açaì.
L’açaì è ricca di acidi oleici monoinstauri, che sappiamo avere effetti benefici nel combattere il cancro e nella prevenzione dell’arteriosclerosi, aumentare le lipoproteine del metabolismo e velocizzare l’integrità del sistema immunitario. L’alto livello di alfatocoferolo e di antociani fanno dell’açaì un incredibile antiossidante.
L’incredibile concentrazione di nutrienti energizzanti fa dell’açaì un ineguagliabile succo di frutta e un’ottima bevanda energetica dal sapore molto gradevole. Mescolato con altri frutti, l’aggiunta di cereali o muesli o semplicemente così com’è, è destinato a diventare un importante alimento nel mondo del fitness e per tutti gli atleti.”
Açaí na Tigela
L' Açaí na Tigela lo provai per la prima volta a Salvador, inizialmente trovai il sapore un po' strano, differente da quello a cui era abituato il mio gusto ma rapidamente iniziai ad apprezzarne il gusto che è difficile descrivere a parole perchè non saprei con cosa paragonarlo.
Vi consiglio di provare inizialmente un succo ben diluito per poi passare alla tazza in cui l'Açai, possibilmente bem fresco risulterà molto più denso e compatto.
Io l'ho già mangiato con il muesli, le fragole e le banane ma senza dubbio il mio preferito rimane con il muesli.
Vi consiglio di provare inizialmente un succo ben diluito per poi passare alla tazza in cui l'Açai, possibilmente bem fresco risulterà molto più denso e compatto.
Io l'ho già mangiato con il muesli, le fragole e le banane ma senza dubbio il mio preferito rimane con il muesli.
Il cosi detto “açai na tigela” è una scodella di açai frullato con altri ingredienti, normalmente decorato con muesli tostato e un po’ di frutta. La ricetta base e la preparazione sono molto semplici, ma nonostante questa semplicità, ci sono differenze enormi tra un açai na tigela e l’altro, tra una frutteria e l’altra. Questo vale anche e sopratutto per il Brasile, dove i posti che preparano açai sono tantissimi! Ma, come mai c’è questa differenza? Quale è il segreto?
Veramente non c’è nessun segreto. La differenza la fa semplicemente la mano di chi prepara l’açai per voi. L’esperienza che ha accumulato facendolo, ma sopratutto anche la qualità e le dosi degli ingredienti che sceglie. Se a pranzo andate a mangiare un piatto di pasta in un buon ristorante oppure scegliete di mangiarlo in una rosticceria, sarà buono allo stesso modo? Tanto vale per l’açai!
La ricetta base per l’açai na tigela
» 2 x juicepads açai o vitaçai (200g di polpa di frutta)
» 140 ml di spremuta di arancia o centrifugato di mela (anche 70 ml/70ml)
» 1 fetta di banana o 1/2 juicepad banana
» dolcificare a piacere (miele, sciroppo di guaranà, zucchero di canna etc.)
» frullare tutti gli ingredienti finché non si crea una densa massa cremosa
» decorare con muesli tostato o altri cereali a piacere
… e aggiungere la nota personale! Volete per forza cercare un segreto… eccolo qui:
All’açai na tigela si possono aggiungere altri juicepads come mango, cajù, cocco verde, mamao (papaya), ma anche frutta fresca di stagione come mela, pera e pesca per esempio. La fantasia non ha limiti e cosi non ce l’ha la preparazione dell’açai na tigela.
Quello che conta è solo il risultato. E’ buono e piace? Ottimo!
Sono anni che mangio il Frutto Acai, mi piace per la sua dolcezza e le sue proprietà nutritive, non per nulla viene considerato un "superfood".
RispondiEliminaLo preferisco in polpa surgelata e dopo tante ricerche ho trovato questo sito FRUTTIAMO dove posso acquistarlo con facilità.
Spero di essere stato utile a qualcuno...ciaoooo