Lula: il Brasile farà grande la Juve...
...Con Pato il Milan ha esagerato
ROMA (9 luglio) - La semplicità, l’eleganza e la passione di Lula, il presidente del Brasile. Un ex sindacalista innamorato di pallone, della nazionale brasiliana e, soprattutto, del suo Corinthians. Difficile pensare o quanto meno immaginare a un Capo di Stato che si mette lì, in camicia e attorno a un tavolo, a parlare di calcio, di Olimpiadi e di sport in generale come se niente fosse.
E con una incredibile conoscenza. «Non vedo l’ora che arrivino i prossimi mondiali di calcio. Se tutto va come deve andare, la finale è scritta: Brasile-Italia», dice sorridente Lula. Mancava solo una matita e un taccuino, magari per mettere su una squadra e spiegare i movimenti tattici del suo Brasile o addirittura della sua squadra del cuore, ad esempio. Probabilmente, se ci fosse stata la possibilità, l’avrebbe fatto senza alcun problema o remora di alcun tipo. D’altronde, Luiz Inácio da Silva, conosciuto da tutti come Lula, è fatto così. E’ arrivato in Italia per partecipare al G8 all’Aquila, ma ieri, poco prima di partire per l’Abruzzo, all’interno dell’Ambasciata brasiliana a piazza Navona, ha voluto incontrare alcuni giornalisti italiani con lo scopo principale di promuovere la candidatura di Rio de Janeiro alle Olimpiadi del 2016. «Nel 2014 avremmo i mondiali di calcio, ma chi l’ha detto che non possiamo avere pure le Olimpiadi. E’ già successo in Europa e poi noi non le abbiamo mai avute. E’ un paese intero che le vuole e sono molto ottimista. Obama sponsorizza Chicago? Naturale, ma con tutto il rispetto Rio è molto più bella di Chicago, Madrid e Tokyo (le altre candidate, ndr)».
E fin qui la spinta di Lula per le Olimpiadi, ma l’occasione di poter parlare di calcio è troppo ghiotta.
Si parte dalla nuova Juve targata Brasile con Felipe Melo e Diego: «Ha fatto due grandi acquisti è sicuramente più forte rispetto a prima. Devo essere sincero, prima che arrivasse in nazionale non conoscevo bene Felipe Melo, ma è un grande centrocampista, proprio quello che serviva alla nostra nazionale e al nostro allenatore Dunga, un grande Ct. Su Diego, poi, non lo scopro certo io, d’altronde dava già spettacolo quando giocava nel Santos». Lula si esprime anche su un altro brasiliano della Juve, Amauri, spingendolo verso la nazionale di Lippi: «E’ bravo, ma se sceglierà di giocare con l’Italia non la vedo una cosa negativa o sbagliata. Poi noi, abbiamo Luis Fabiano. E poi sapete che vi dico? Ho parlato con Ronaldo e gli ho consigliato di darci dentro perché, se fa le cose fatte bene, in Sudafrica potrebbe esserci anche lui». Pensare che in Brasile, proprio per una frase di Ronaldo su Lula («Lui ci aiuta») sta scoppiando il finimondo.
E’ rimasto sorpreso dalla cessione di Kakà da parte del Milan, tanto da avvertire il Real Madrid: «Sono felice per la formazione spagnola che può spendere cifre da capogiro e sicuramente sta facendo una squadra fortissima, ma devono stare attenti alle vanità. Riguardo a Ricardo (Kakà, ndr) sono sicuro che farà molto bene anche al Real, lui non è solo un grande calciatore, ma un ragazzo speciale».
Sorride Lula e sembra proprio essere a suo agio, tanto che frenarlo è davvero complicato. Fa i complimenti a Berlusconi per la scelta di Leonardo che, secondo il Capo di Stato, è «un personaggio incredibile ed ha uno spessore davvero importante». Oltre che sulla Juve, Lula è pronto a scommettere anche sul Milan dell’ex stella della nazionale brasiliana: «Farà bene sulla panchina rossonera, ha carisma ed è molto bravo. Di sicuro non può fare tutto lui, ma la squadra deve seguirlo e fare la sua parte. Mi dispiace solo che abbia smesso uno come Maldini, un simbolo del calcio e un grandissimo campione».
Ma non sono tutte rose e fiori. Il presidente del Brasile se la prende un po’ con l’ambiente per l’involuzione che ha avuto un giovane talento come Pato: «Forse in quel caso i rossoneri hanno esagerato, bisogna stare attenti a portare ragazzi così giovani in un club di così alto livello: aveva solo 17 anni quando lo hanno preso, spero si riprenda al più presto». Riguardo ai giovani, Lula ne consiglia qualcuna, soprattutto ai club italiani: «Date retta a me seguite bene Dentinho, attaccante del Corinthians, Taison e Nilmar dell’Internacional di Porto Alegre e Ramirez del Getafe. Loro hanno futuro da grandi».
Non poteva mancare un accenno al suo Corinthians, fresco vincitore della coppa del Brasile e alla possibilità che un giocatore della sua squadra del cuore arrivi proprio a nella capitale, sponda biancoceleste: Elias. «Beh, è uno dei guerrieri della nostra formazione, un gran giocatore che è bravo sia tecnicamente e sia a recuperare palloni. Se la Lazio, alla fine, lo dovesse veramente acquistare, mi piangerà un po’ il cuore, ma farebbe davvero un gran colpo».
fonte:ilmessaggero.it
Beh non mi sembra che visto i consigli degli acquisti Lula sia un grande intenditore di calcio, d'altra parte è corinthiano( peço desculpa aos amigos corinthianos kkkk) , ma spero vivamente che la sua idea sul campionato italiano possa tramutarsi in realtà.
0 commenti: