Battisti: il caso infinito
L'ultima parola sull'estradizione dell'ex terrorista rosso Cesare Battisti in Italia "spetta al presidente Inacio Lula da Silva" ma la sentenza della Tribunale Supremo Federale (Stf) del 18 novembre scorso ha "reso meno semplice la sua scelta". Ne e' convinto il presidente del Stf, Gilam Mendes, secondo il quale ora "il presidente non puo rifiutarsi di estradare (Battisti) utilizzando gli stessi argomenti con cui gli era stato concesso l'asilo (politico il 13 gennaio 2009 dal ministro della Giustizia Tarso Genro, perche' invalidate dal Tribunale, ndr) e per le stesse ragioni modo gli sara' difficile garantirgli un rifugio sicuro. Si tratta di una delicata decisione politica che deve essere presa dopo un'approfondita riflessioni. Percio' io credo che la decisione della corte abbiamo complicato piu' che facilitato (la decisione del) presidente". Cesare Battisti, leader negli anni '70 dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac), e' stato condannato in Italia per 4 omicidi. Scappato dal carcere di Frosinone nel 1981 si e' rifugiato a lungo in Francia da cui poi e' scappato nel 2004 quando Parigi si apprestava a estradarlo. L'ex terrorista si rifugio' in Brasile dove venne arrestato il 18 marzo 2007
fonte:(AGI) Gis
La mia opinione in merito è chiara da tempo, e credo che la non estradizione sarebbe un problema politico e di immagine per il Brasile...
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