Luis Muller da idolo del Toro alla periferia di São Paulo

Luis Muller da idolo del Toro alla periferia di São Paulo


Da centravanti, il brasiliano campione del Mondo 1994 giocò in granata tra il 1988 e il 1991.
Poi, nel 1996-97, una stagione al Perugia.
Ora vive a San Paolo, in casa d'altri.
E l'ex moglie Jussara continua a chiedergli soldi.
Periferia sud di San Paolo del Brasile.
Decorosa povertà.
Qui si è incagliata la vita di Luis Muller, campione del Mondo col Brasile a Usa 1994 e attaccante del Torino sul finire degli anni Ottanta.
Chi ha più di 35 anni lo ricorderà di sicuro.
Era quello moro e riccio: a Torino viveva in una specie di castello, girava in Ferrari, scappava di continuo a Rio o San Paolo per inseguire Jussara, ballerina bionda e sua moglie.
Oggi Muller ha finito i soldi ed è ospite della madre di Pavao, ex compagno al San Paolo.
La mamma di Pavao si è rivolta a Muller con cristiana comprensione: "Vieni, Luis, aggiungere un piatto non sarà un problema".
 
Aiuti — La storia l’ha raccontata Tv Record, il servizio è disponibile su youtube.
Il procuratore Gilmar Rinaldi ha rilanciato: "Aiutiamo Luis. I calciatori non capiscono che la carriera è un sogno. Un giorno ci si sveglia e se non si è stati previdenti, il risveglio è amaro".
Muller non fa il mendicante, ma vive dei contributi di amici, conoscenti, gente del calcio.
Brutto vivere, a 45 anni suonati.
Dopo aver giocato con San Paolo, Torino, Palmeiras, Corinthians, Santos.
Dopo aver vinto l’Intercontinentale del ’93, col San Paolo, contro il Milan: 3 a 2, Muller che segna il terzo gol e fa festa col suo compagno Leonardo.
Dopo aver fatto l’opinionista tv e aver tentato senza fortuna la strada della panchina.

Jussara, ancora — Nel servizio di Tv Record il giornalista fa notare che, durante l’intervista, Muller ha ricevuto tre chiamate da Jussara. Tre telefonate di protesta, Jussara reclama soldi.
Ogni tanto, sui più disparati giornali brasiliani, l’ex ballerina si sfoga: "Luis mi ha lasciata sola con tre figli da crescere, è un fallito".
Jussara era bella e famosa. Faceva la "chacrete", in Italia diremmo velina.
Era la ballerina numero uno di "O Cassino do Chacrinha", tele-show brasiliano di cui si trovano tracce persino in una canzone di Fiorella Mannoia.
Un giorno Muller ha mollato Jussara e la famiglia.
Si è invaghito di una 17enne, ha divorziato.
Luis ha poi avuto la crisi mistica, è diventato pastore evangelico. Celebrava messe vivaci tipo Taribo West a Milano, cantava come James Brown nei "Blues Brothers" e predicava:
Ricordate! Anche Dio ha giocato in un mare di non conoscenza".

Mi faccio un puxadinho — Le immagini da San Paolo mostrano Muller su un terrazzo con calcinacci.
Il terrazzo della casa della mamma di Pavao.
Luis indica una scala. "Qui sopra c’è spazio per costruire un "puxadinho", dice. In Brasile il "puxadinho" è un appartamentino ricavato alla bell’e meglio. Specie di abuso edilizio, però tollerato. Muller se la passa male, ma accarezza un’idea di futuro.
Inseguito da Jussara, perché le parti si sono invertite: una volta, a Torino, era Muller l’inseguitore.
Post scriptum: in un’altra intervista, Muller ha corretto un po’ il tiro: "Non sono in miseria".

Sebastiano Vernazza

fonte:gazzetta.it

2 commenti:

  1. BEH DAVANTI A NOTIZIE DEL GENERE SI PUO' RIMANERE DISPIACIUTI NEL VEDERE VECCHI IDOLI O (COME NEL MIO CASO)AVVERSARI DA RISPETTARE, PERO' CI SI DOMANDA COME SI PUO' DOPO AVER GUADAGNATO INGENTI SOMME CHE UN OPERAIO NORMALE NON RIESCE A INTRAVEDERE NONOSTANTE UN DURO LAVORO DI QUARANT' ANNI,SPERPERARE TUTTO SICURAMENTE MENTRE L' OPERAIO PENSA A PENSIONI INTEGRATIVE O A SACRIFICI INEVITABILI GENTE COME LUIS MULLER HA PREFERITO UNA VITA DI LUSSO CON FUORISERIE BELLE DONNE ECC.ECC..SONO SCELTE CHE POI ALLA FINE PAGANO,TI RICORDO VOLENTIERI MA PRIMA DI TE SE DEVO AIUTARE DELLE PERSONE CE NE SONO A MILIONI,SCUSA PER LA MIA CRUDEZZA MA PERCHE' NON HAI PENSATO IN PASSATO DI AIUTARE CHI NE AVEVA BISOGNO ANZICHE' DILAPIRE LA TUA NON PICCOLA FORTUNA? IN OGNI CASO BUONA FORTUNA LUIS.....

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  2. Sono completamente d'accordo Massimo perchè chi ha vissuto a Torino ricorda le "stravaganze" del soggetto, purtroppo ci sono tanti esempi di persone con talento e fortuna di entrare nel mondo del calcio ma che non hanno una base culturale e psicologica che li aiuti a pensare al futuro, purtroppo non si sanno nemmeno scegliere le giuste compagnie e questo porta ai risultati di Muller!
    Però ancora ricordo il terzo gol a Tokio...;)
    Un abbraccio grande

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