Brasile: il paese dei sussidi

In Brasile è evidente una effettiva carenza nel sistema scolastico e nell'assistenza sanitaria pubblica , la sicurezza dei cittadini è ogni giorno più precaria e c'è l'idea diffusa che i soldi delle tasse pagate dai contribuenti non siano impiegati al meglio per garantire il benessere dei cittadini.
Il Brasile è il paese del calcio, dei grandi stadi, dei politici disonesti, della corruzione, del samba e del carnevale, delle barzellette e del buon umore, ma anche della burocrazia delle file e dello scadente servizio pubblico.
Soprattutto il Brasile è senz'altro campione assoluto in sussidi a carattere sociale.
Esistono la Bolsa Família, Bolsa Verde, Nossa Bolsa, Bolsa Estiagem, Bolsa Escola, Auxilio Reclusão (Bolsa Preso), Bolsa Remédio, Auxílio Gás, Brasil Carinhoso, Bolsa Maternidade, Minha Casa Minha Vida, Bolsa Pipa (caminhões de água), Fome Zero, Projeto Casa Brasil, Fundo de Amparo ao Trabalhador, Programa Internet para Todos, Luz para Todos, e così via. 
Notizia degli ultimi giorni è l'istituzione della Bolsa Crack nello stato di São Paulo che favirirà le famiglie che hanno dipendenti chimici in casa garantendo un assegno mensile di R$ 1.350,00 che teoricamente dovrebbe contribuire alle cure del "malato". 
Di fronte a tanti sussidi e "Bolsas" possiamo aspettarci una Bolsa per il Cittadino, una per il Contribuente, per l'Imprenditore, per il Poliziotto onesto, per le Vittime della criminalità, ecc.
La forzatura è chiaramente voluta ma di questo passo tutti si sentiranno autorizzati a chiedere e pretendere sussidi sociali anche quegli imprenditori onesti che schiacciati dal peso delle tasse potrebbero sperare di ricevere una "Bolsa" per l'imprenditore esasperato.
Il Brasile ha la forza e la capacità per cambiare questa situazione ma deve agire rapidamente prima che lo "stato sociale assistenzialista" prenda il sopravvento e diventi molto difficile recuperare la situazione.
(D.T.)

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