Gay Pride a San Paolo
ballano contro l'omofobia
Tredicesima edizione a San Paolo. Musica, maschere e i colori dell'arcobaleno hanno inondato per cinque ore una trentina di isolati del centro della capitale
Tredicesima edizione a San Paolo della grande sfilata Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali), ritenuta la maggiore manifestazione del "Gay pride" nel mondo: secondo gli organizzatori, per le strade della megalopoli brasiliana hanno sfilato in quest'occasione più di tre milioni di persone. Musica, maschere e i colori dell'arcobaleno hanno inondato per circa cinque ore una trentina di isolati del centro della capitale paulista. Davanti alla sede del Museo d'arte della città, prima di lanciare la manifestazione, i leader dell'Lgbt hanno chiesto "il diritto ad essere tutti uguali: niente di più, niente di meno". Al ritmo della musica techno, la grande "avenida paulista" è poi diventata una gigantesca pista da ballo. Sul fronte delle maschere, tra i più gettonati, come in altre edizioni, sono stati Elvis, Madonna e Biancaneve, mentre tra i nuovi personaggi si facevano notare numerosi "Barack Obama". Lo slogan scelto quest'anno è stato "Senza omofobia, più cittadinanza per l'eguaglianza dei diritti", mentre la sicurezza dell'evento è stata assicurata da circa mille uomini, che hanno cercato di evitare la vendita di bevande alcoliche. (ANSA).
Ancora una volta, sfortunatamente chi dimostra di essere per i suoi rappresentati politici un paese da terzo mondo siamo noi in Italia; infatti reputo le dichiarazioni del ministro Carfagna, da notare Ministro delle Pari Opportunità e soprattutto Ministro della Repubblica italiana, quanto meno imbarazzanti nonchè sintomatiche del fatto che la suddetta ancora non abbia capito che Roma non è la capitale della cristianità ma è la capitale dell'Italia che ospità al suo interno lo Stato del Vaticano, la cui capitale è il "centro" della cristianità.
Che tristezza....
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