Libertadores brasiliana: vince l'Internacional
La squadra di Porto Alegre, già vincente 2-1 all'andata, supera 3-2 i messicani del Chivas Guadalajara con reti di Sobis, Leandro e Giuliano. Al fischio finale maxi rissa a bordo campo
PORTO ALEGRE - Parla brasiliano la 51. ma edizione della Coppa Libertadores. L'Internacional di Porto Alegre si è infatti aggiudicato per la seconda volta nella sua storia la più prestigiosa competizione sudamericana per club (la prima nel 2006, quando in squadra c'era anche l'attuale milanista Pato), battendo 3-2 in casa, nel ritorno della finale, i messicani del Chivas Guadalajara.
MESSICANI IN VANTAGGIO - Non è stata però una passeggiata per la compagine carioca che, forte del 2-1 in rimonta conquistato sette giorni prima a Zapopan (periferia di Guadalajara) e priva tra l'altro dell'infortunato Alecsandro, ha avuto un approccio alla partita anche troppo remissivo, rinunciando al gioco fantasia che la squadra allenata da Celso Roth sa offrire. Così al 42' era la formazione azteca a passare in vantaggio, con una bella girata di Fabian de la Mora su un cross da destra, concretizzando la supremazia mostrata nel primo tempo dal Chivas, vicino al gol anche in altre occasioni.
L'INTER CAMBIA MARCIA NELLA RIPRESA - Ma al rientro dagli spogliatoi si rivede l'Internacional abituale, che al quarto d'ora perviene al pareggio: traversone di Kleber, rifinitura perfetta di Tinga e conclusione vincente di Rafael Sobis, 25enne prematuramente andato tra gli emiri a guadagnare dollari pesanti e rientrato in Brasile in tempo per contribuire al trionfo. Da qui in poi è monologo brasiliano, mentre gli avversari si innervosiscono. Leandro Damião, un ragazzino praticamente all'esordio, entrato da pochi minuti al posto di Sobis, trova al 76' la zampata del 2-1 su un preciso cross di Kleber e nel finale (89') arriva anche il terzo gol di Giuliano. Una rete da applausi: finta, doppio dribbling e pallonetto vincente. I messicani restano in dieci per l'espulsione di Arellano, ma trovano comunque il secondo gol con Araujo quando ormai la partita è finita.
RISSA A BORDO CAMPO E NEL TUNNEL - Al fischio che consegna il trofeo all'Internacional però succede poi di tutto: una violenta zuffa a bordo campo, un'altra nel tunnel degli spogliatoi con un dirigente dell'Internacional colpito da un pugno e costretto alle cure dei medici, mentre la Policia Militar cerca di rimettere ordine per consentire la cerimonia di premiazione (è Pelè a consegnare il trofeo al capitano Bolivar). Ci vogliono almeno venti minuti prima che nel Beira Rio torni la calma e che 50mila tifosi in rosso possano cominciare una festa che proseguirà per tutta la notte, per il trofeo più ambito del continente, a distanza di quattro anni ritornato nella bacheca del 'Colorado'.
ORA SONO 14 I TITOLI BRASILIANI - Un trionfo che arricchisce il palmares brasiliano della competizione: 14 ora i titoli vinti dai club brasiliani contro i 22 totali conquistati dai club argentini. Grazia a questa affermazione la squadra di Porto Alegre si è anche qualificata per la Coppa del Mondo per club Fifa, che si svolgerà a dicembre negli Emirati Arabi. La speranza dei fans è di ripetere la straordinaria doppietta del 2006, quando l'Internacional dopo la Libertadores alzò al cielo anche la Coppa Intercontinentale, riaprendo un ciclo vincente all'insegna di campioni ormai affermati, come Kleber, Guinazu, Rafael Sobis e l'argentino D'Alessandro, riparato in Brasile dopo la deludente esperienza europea con il Wolfsburg, ma anche di giocatori interessantissimi in prospettiva, a cominciare dal 20enne Giuliano, grande protagonista anche della sfida contro il Chivas Guadalajara.
fonte:repubblica.it
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