Volo Rio-Parigi: 3 minuti e mezzo di terrore
Volo AF 7474 Rio - Parigi: caduta libera di tre minuti e mezzo.
Le perizie sulle scatole nere recuperate hanno permesso di ricostruire gli ultimi minuti prima dello schianto.
A due anni dal tragico incidente che costò la vita ai 228 tra passeggeri e membri dell'equipaggio dell'Air France Af447 arrivano le prime risposte sulle dinamiche dello schianto.
Le prime perizie effettuate sulle scatole nere del volo Rio de Janeiro- Parigi hanno rivelato che l'aereo precipitò per tre minuti e mezzo prima di schiantarsi nelle acque dell'Oceano Atlantico.
Le indagini della Bea, l'agenzia investigativa sugli incidenti aerei francese, hanno appurato che il comandante dell'aereo, Marc Dubois, non era in cabina di pilotaggio al momento dell'inizio dell'emergenza perchè stava riposando, e che raggiunse i due copiloti circa un minuto e mezzo dopo.
Il capitano tornò nella cabina dopo aver saputo che l'autopilota si era disattivato, esattamente alle 2.10 e 5 secondi di notte.
Ai comandi dell'aero c'era il copilota più giovane, Pierre-Cedric Bonin di 32 anni, e al suo fianco l'altro copilota, David Robert, di 37 anni.
Dubois ritornò in cabina quasi un minuto dopo che l'aereo aveva iniziato la sua discesa dagli 11.600 metri a cui si trovava.
Il comandante non riprese mai i comandi mentre i suoi colleghi cercarono inutilmente di stabilizzare l'aereo e evitarne la caduta.
La registrazione delle due scatole nere si ferma alle 2.14 e 28 secondi, circa 8 minuti e mezzo dopo il primo avviso di uno dei co-piloti che chiedeva ai suoi colleghi di fare attenzione alla turbolenza che stavano per attraversare.
Una turbolenza non troppo forte, ma che fece andare in stallo l'aereo per ben tre volte.
E che provocò la sua caduta in picchiata, con una velocità di 10.912 piedi al secondo, equivalenti a 200 chilometri all'ora per la durata di 3 minuti e mezzo.
Le indagini della Bea non attribuiscono colpe per l'incidente, non dicono se sia imputabile ad un errore tecnico (il mal funzionamento dei tubi di Pilot che misurano la velocità dell'aereo) o se anche la momentanea assenza del comandante abbia contribuito al rapido susseguirsi degli eventi.
Annastella Palasciano
fonte:newnotizie.it
Pitot, non Pilot! L'aereo non e' caduto in verticale a 200 km/h, ma che razza di calcolo hai fatto? Bisognerebbe che chi pubblica articoli tecnici dovrebbe almeno possedere le cognizioni di base.
RispondiEliminaIl calcolo non è stato fatto (potrai leggere fonte e autrice del testo)da me in quanto non possiedo le cognizioni base che ritengo tu possieda visto il tuo commento....quindi ti sarei grato se potessi inserire il tuo contributo per illuminare noi ignoranti in materia.
RispondiEliminaTi auguro un buon fine settimana!