Battisti scarcerato: ambasciatore italiano richiamato in Italia

Frattini richiama ambasciatore in Brasile, Battisti chiede visto

La richiesta dell'ex Pac sarà discussa dalle autorità entro la fine del mese

Dopo la scarcerazione dell'ex terrorista Cesare Battisti decisa dal Brasile, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha deciso il richiamo temporaneo a Roma, per consultazioni, dell'ambasciatore a Brasilia Gherardo La Francesca.
Battisti, intanto, dopo una prima notte trascorsa in albergo, ha chiesto il visto permanente al Paese sudamericano.

L'iniziativa del capo della diplomazia, spiega la Farnesina in una nota è "in relazione alla decisione del Tribunale Supremo Federale brasiliano che ha negato l'estradizione in Italia di Cesare Battisti, consentendone la scarcerazione".
Il richiamo - si legge nella nota - è stato deciso per approfondire, insieme alle altre istanze competenti, gli aspetti tecnico-giuridici relativi all'applicazione degli accordi bilaterali esistenti, in vista delle iniziative e dei ricorsi da esperire in merito nelle sedi giurisdizionali internazionali".

Cesare Battisti, intanto, ha richiesto alle autorità brasiliane un visto di soggiorno permanente in Brasile, e il suo caso sarà esaminato dai consiglieri del Consiglio nazionale dell'immigrazione il prossimo 22 giugno.
Lo riporta il sito web del quotidiano Folha di San Paolo.
L'ex terrorista dei Pac (Proletari armati per il comunismo) è ritornato in libertà dopo che l'altro ieri il Supremo tribunale federale del Brasile ha confermato la decisione presa dall'ex presidente Lula nell'ultimo giorno del suo mandato di non concedere l'estradizione in Italia di Battisti, condannato all'ergastolo in contumacia dalla giustizia italiana per quattro omicidi commessi negli anni Settanta.

Il Supremo tribunale federale ha respinto la richiesta di estradizione presentata dal governo italiano per sei voti a tre, ma il ministro del Tribunale superiore di giustizia brasiliano, Luiz Fux, ha detto che l'Italia avrebbe dovuto appellarsi direttamente a una corte internazionale e non al Supremo tribunale federale.
"La Repubblica italiana ha un contenzioso con la Repubblica federale del Brasile. Questo non è di competenza del Supremo tribunale federale ma della Corte internazionale dell'Aia".

fonte:tmnews.it

Mi sono espresso più volte su questo argomento e continuo a non capire l'interesse del Brasile a mantenere libero tale soggetto garantendo adesso anche, stipendio, casa e probabilmente visto permanente.
E dopo persone oneste faticano anche solo ad aver un visto temporaneo...








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