Volare in Brasile: ma quanto mi costi?


Il prezzo dei voli aerei in Brasile è aumentato del 131,5% oltre il livello di inflazione a partire dal 2005, secondo quanto riferito dai dati del IBGE (Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística). 
Questa informazione sarà illustrata dal presidente di Embratur (Instituto Brasileiro de Turismo), Flávio Dino, in una riunione fissata per domani (31) tra il governo e i rappresentanti delle compagnie aeree.
L'ambizioso obiettivo è tentare di convincere le imprese che i prezzi imposti per i voli interni sono eccessivamente alti.
Il presidente Dino spera in una collaborazione sottolineando che si devono sfruttare meglio le risorse del turismo e non far ricadere il costo applicando prezzi alti sui turisti. 
Lo squilibrio tra domanda e offerta in determinati periodi ( feste di fine anno e Coppa del Mondo) porta ad aumenti totalmente ingiustificati che raggiungono in alcuni casi addirittura il 1000% del prezzo del volo.
Dino aggiunge: "Non esiste nessun fattore economico oggettivo riferito al costo del volo che possa giustificare tale aumento che ovviamente è abusivo". 
Le compagnie aeree (TAM, Gol, Azul e Avianca) chiedono di poter offrire rotte flessibili durante la Coppa del Mondo del 2014 e nella riunione che si terrà domani incontreranno i rappresentanti della Anac (Agência Nacional de Aviação Civil), della Secretaria de Aviação Civil e del Ministério da Justiça
Secondo Dino, se le imprese non faranno un passo indietro rispettando ciò che viene definito "regola di buon senso" è possibile che siano introdotti cambiamenti del regolamento su cui si basa il settore aeronautico arrivando anche ad eliminare la libertà di decidere autonomamente i prezzi.
"La libertà tariffaria non è un dogma che può essere modificato in ogni momento, tornare a regolamentare i prezzi, come accadeva in passato, potrebbe essere una soluzione".
Un'altra soluzione è quella di aumentare l'offerta di voli aprendo il mercato dei voli interni a compagnie straniere e stimolando la concorrenza in quanto, se le compagnie nazionali non riescono ad offrire un buon servizio ad un prezzo giusto, il mercato brasiliano è estremamente interessante e attraente per altre imprese.
A coloro che sono contrari a questa ipotesi sostenendo che l'entrata di stranieri porterebbe a una denazionalizzazione del mercato, Dino risponde che già le quattro imprese attuali non sono totalmente nazionali contando anche su capitale straniero.
Per realizzare questo cambiamento sarebbe necessaria una alterazione del Código Brasileiro Aeronáutico. Anche i prezzi degli hotel sono oggetto di critica della Embratur. 
Secondo il ranking che verrà presentato nella riunione, Rio de Janeiro è la quarta città più cara al mondo con tariffa giornaliera media di  US$ 210, solo Miami, Punta Cana e Nova York risultano più care. Il fatto che il costo del volo sia più economico rende queste tre città più appetibili ed è per questo che il turista preferisce viaggiare per altre destinazioni abbandonando progressivamente la capitale carioca e il Brasile in generale.
(D.T.)

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