Salvador: oggi c'è ... sciopero.
Salvador: oggi c’è … sciopero.
Gli scioperi bloccano i servizi per 227 giorni nel 2011.
Secondo quanto riportato dal quotidiano di Salvador Atarde dei 298 giorni trascorsi fino a ieri, martedì 25 ottobre, la capitale baiana ha registrato 227 giorni caratterizzati da almeno una forte protesta o uno sciopero realizzato da dipendenti comunali, statali e federali. Facendo un semplice conteggio in 3 giorni su 4 qualche servizio pubblico a Salvador non ha avuto un funzionamento regolare.
L’ultima grande paralisi si è avuta ieri quando 36 entità rappresentanti di diverse categorie dell’apparato pubblico dello Stato della Bahia, tra cui settori fondamentali come educazione, salute e sicurezza hanno incrociato le braccia rivendicando il pagamento di arretrati che traggono la loro origine nel 1994, anno in cui venne creata la “Unidade Real de Valor (URV).
La protesta è stata singolare e spettacolare; gli organizzatori si sono ritrovati di fronte allo Shopping Iguatemi dove su una torta di 10 metri c’era la seguente frase: “R$ 13 miliardi in più, bisogna dividere” riferito all’aumento stimato nei ricavi della riscossione delle imposte dello Stato baiano di quest’anno. Dopo fischi e parole di protesta la torta gigante è stata tagliata e divisa tra i passanti.
“Dal momento che l’economia baiana ha dimostrato un incremento, non capiamo perché il governo insiste nella tesi del contenimento” ha detto il presidente della Central dos Trabalhadores do Brasil (CTB) Adilson Araújo.
La Saeb (Segreteria di Amministrazione dello Stato) responsabile per le risposte sull’efficienza dell’apparato pubblico si è affrettata a chiarire che la protesta odierna non ha creato disagi nell’erogazione dei servizi e che qualche assenza si è avuta soltanto nel settore dell’istruzione.
Intanto, in attesa della prossima protesta o del prossimo sciopero la vita continua e gli unici che davvero vengono sempre penalizzati sono gli utenti che spesso pagano per servizi il cui livello non è adeguato al costo.
I.B.
Intanto, in attesa della prossima protesta o del prossimo sciopero la vita continua e gli unici che davvero vengono sempre penalizzati sono gli utenti che spesso pagano per servizi il cui livello non è adeguato al costo.
I.B.
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