Il Brasile e la crisi finanziaria globale

IL BRASILE E LA CRISI
FINANZIARIA GLOBALE


Le riforme attuate dal governo brasiliano nel corso dell’ultimo decennio hanno permesso al Paese di fronteggiare la crisi economica globale e, secondo BNY Mellon ARX, la boutique di BNY Mellon Asset Management specializzata in investimenti sul mercato brasiliano, molti fattori suggeriscono che i mercati azionari stiano fornendo opportunità agli investitori.
“I benefici del Real Plan degli anni ‘90, il boom delle materie prime e la crescita del potere d’acquisto della classe media hanno contribuito a rafforzare l’economia del Paese”, afferma José Alberto Tovar, Managing Director di BNY Mellon ARX. “Il Real Plan ha tenuto a bada l’inflazione e ha migliorato in modo significativo l’esposizione finanziaria verso l’estero del Paese. La domanda crescente di materie prime ha permesso al Brasile di creare consistenti riserve di valuta estera e l’economia si è diversificata con la crescita del settore manifatturiero e dei servizi”.
Quanto alle valutazioni dei corsi azionari, Tovar commenta: “Sono al livello più basso di tutto il decennio e ci sono molte ragioni per concludere che i mercati offrono buone opportunità”.
Il team di BNY Mellon ARX evidenzia che il debito del Brasile ha ottenuto un rating di tipo investment grade da parte di Standard & Poor’s e di Fitch, che gli investimenti esteri diretti rimangono considerevoli e che la politica monetaria ha messo il Paese in condizione di avere ampio spazio di manovra per operare sui tassi di interesse. “Ci aspettiamo che l’economia del Brasile si riprenda più velocemente rispetto alla media mondiale; l’Istituto di Statistica del Brasile prevede una crescita del PIL del 4% nel 2010”, afferma Tovar.
L’inflazione mantenuta sotto controllo ha generato effetti positivi per tutta l’economia. “Oltre ai tassi d’interesse più bassi abbiamo visto un’espansione del credito. Le aziende e gli investitori privati stanno pianificando decisioni a lungo termine con maggiore serenità ed esistono già le basi per ulteriori crescite del reddito reale e della produttività”, conclude Tovar.

Vivendo in questi ultimi mesi in Brasile è impossibile negare che la crisi sia arrivata a toccare anche questo paese, ma qui è arrivata molto meno devastante e ha colpito meno intensamente rispetto a quanto accaduto negli Stati Uniti e in Europa.
I motivi sono molteplici e ben spiegati in questo articolo ma io vorrei anche aggiunger un ulteriore elemento suggeritomi da alcuni amici brasiliani: il popolo!

Mi spiego meglio. Il popolo brasiliano da sempre è stato abituato a fronteggiare varie emergenze e crisi e quindi è "più alenato" e reattivo nel fronteggiare situazioni economicamente complicate, loro non sonoabituati a fare drammi e una crisi economica diventa un piccolo ostacolo nel cammino verso lo sviluppo. L'abitudine a convivere con povertà è diseguaglianza è insita nel paese ma mentre una volta il Brasile nao aveva coscienza delle porprie potenzialità e della sua ricchezza ora la situazione è molto differente e questo pone il paese in na posizione di vantaggio e di forza rispetto a tante altre realtà travolte dalla crisi di questi ultimi anni.
Come molti analisti io resto fiducioso sperando che in breve ci sia la tanto attesa ripresa a livello globale perchè come si dice qui in Brasile "Ninguem merece"!

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