Rio de Janeiro: una città in "Guerra"

Rio de Janeiro: Guerra contro i Trafficanti delle Favelas


Brasile, è ancora caccia ai narcos
Rio de Janeiro, numero morti sale a 34

E' salito a 34 il numero dei morti nelle operazioni di polizia ed esercito contro le bande di narcotrafficanti in corso da sei giorni nelle favelas di Rio de Janeiro. I militari hanno circondato il complesso edilizio di Morro do Alemao, dove si trovavano almeno 200 narcos. Durante la notte è rimasto ferito in modo lieve un fotografo della Reuters, colpito da un proiettile vagante.

All'operazione partecipano 600 poliziotti e 800 militari, la maggior parte dei quali ha partecipato alle operazioni di peacekeeping ad Haiti ed è esperta di guerriglia urbana, secondo fonti dell'esercito. Non è previsto un attacco in forze ma solo un assedio che impedisca ai narcos di fuggire.

Le forze dell'ordine hanno reagito ad una situazione inedita, in cui i principali cartelli, invece di combattersi l'un l'altro, si sono uniti per cercare di mettere in ginocchio la città.

In vista dei Mondiali e delle Olimpiadi che il Brasile ospiterà nel 2014 e 2016 le autorità avevano fatto ricorso alle cosiddette "unità di pacificazione" (Upp) che erano riuscite a ripulire dai narcotrafficanti una decina di favelas nel centro della città, mantenendovi in permanenza un distaccamento di polizia: nel timore che l'iniziativa potesse prendere piede anche in altre zone della metropoli, i narcos sono passati al contrattacco.

fonte:tgcom.mediaset.it

“E’ necessaria la pace per vivere a Rio di Janeiro”


L'Arcivescovo di Rio de Janeiro, Mons. Orani João Tempesta, dinanzi ai recenti scontri verificatisi nella città, ha chiesto di "vincere il male con il bene" e questo significa "promuovere la pace". Questa è "la via d'uscita dal circolo vizioso del male, della violenza" ha detto. I violenti scontri tra polizia e trafficanti di droga hanno avuto inizio domenica scorsa, quando la polizia è entrata nelle favelas di Rio de Janeiro, cercando di ripristinare la presenza dello Stato nelle zone considerate "libere" dalle mafie della droga. Finora i combattimenti seguiti hanno provocato 34 morti, 3 poliziotti feriti, 196 arrestati e 96 veicoli incendiati.
Mons. Tempesta ha detto in un comunicato che l'Arcidiocesi è solidale con tutti coloro che "attraversano la tribolazione e la sofferenza per le attuali incertezze e difficoltà" che vive Rio de Janeiro in questi giorni. Per raggiungere il desiderato sviluppo sociale e l'equilibrio culturale di Rio de Janeiro "è necessario parlare di pace", ha osservato Mons. Tempesta. Egli ha anche indicato come fondamentale il tornare di nuovo "a cercare l'ispirazione nei valori della vita e della dignità umana".

fonte:fides.org


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