Calcio: sei Bahia o Vitoria?

Il Calcio è una passione, Bahia e Vitoria una “fede”.

Lo sport più amato, praticato e conosciuto in Brasile è senza nessun dubbio il calcio, Salvador, capitale dello stato baiano non fugge a questa passione che si traduce in due parole, due squadre, due mondi diversi: Bahia e Vitoria.
Il popolo soteropolitano è molto appassionato, partecipa attivamente riempiendo gli stadi della città (Pituaçu e Barradao) e vive il calcio intensamente sette giorni su sette tanto che una delle domande frequenti che ho ricevuto parlando di “futebol” è la seguente:” Sei Bahia o Vitoria?”
Già la domanda spiega molte cose, qui non si tifa il club a Salvador o sei Bahia o sei Vitoria, un po’ come fosse una caratteristica fisica della persona; l’appartenenza è molto forte e quando rispondo che non sono tifoso di nessuna delle due squadre mi sento dire che non è possibile che bisogna essere l’una o l’altra.
In realtà la mia squadra brasiliana preferita non è dello stato di Bahia ma in questi anni ho notato una cosa molto particolare: è comune essere tifoso di due o più squadre, molte persone qui sono tifose di una delle due squadre con più sostenitori in Brasile (Flamengo e Corinthians) e di una delle due della capitale baiana.
Essere Bahia o Vitoria è molto differente: il tifoso tricolore (Bahia) è molto “estremista” e umorale, se la squadra vince sono dei campioni assoluti e nessuna può fermarli, se la squadra perde i giocatori e lo staff non valgono quasi nulla e il rischio retrocessione è immediato. Già il tifoso rossonero (Vitoria) riesce a somatizzare meglio vittorie e sconfitte, più che trascinare la squadra si fa trascinare dalla squadra.
L’intensità dell’amore per la propria squadra è un fatto soggettivo ma il tifoso del Bahia ama far sapere agli altri che è tricolore: in città è comune vedere molte più magliette e gadgets bianco-rosso-blu che rossoneri. Anche il cinema ha aperto all' Esporte Clube Bahia: attualmente è in scena un film dedicato alla passione per una squadra che coinvolge una “nazione tricolore”.
L’impressione da tifoso neutrale è che Bahia sia più la squadra della passione, dell’esagerazione nel bene e nel male mentre Vitoria è “passione razionale”. Se dovessi fare un paragone con due squadre italiane direi in termini matematici che Bahia sta a Roma come Vitoria sta a Lazio.
La cosa importante è che, nonostante la rivalità accesa visibile nelle reti sociale e tangibile nella quotidianità, al di fuori del giorno della partita mai si sono sentiti episodi di intolleranza dovuti al calcio e questo è indice di maturità di un popolo per il quale Bahia e Vitoria sono “cose molto serie”. Alla fine dei conti “tricolor o rubronegro” l’importante è divertirsi, arrabbiarsi, emozionarsi ma sempre dentro limiti accettabili per dare allo sport il giusto valore sociale che gli viene riconosciuto.
Augurando successi al futebol baiano una domanda mi sorge spontanea: “Você è Bahia o Vitoria?” (Sei Bahia o Vitoria?).
I.B.

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